Una produzione del Centro MareNectaris
Lo Sfidante
Chi sta usando la tua mente?
Il testo completo del film-documentario è ora disponibile anche in una nuova edizione cartacea aggiornata ed ampliata; con nuove aggiunte ed integrazioni al testo originale; una serie di Esercizi di Lavoro Interiore per trasformare il Sapere in Saggezza; una parte finale dedicata alle domande e risposte, con alcuni tra i quesiti più interessanti proposti dai Viaggiatori nel corso del tempo. Per maggiori dettagli, clicca qui.
Lo Sfidante: il testo completo del film documentario
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12. Il pilastro finale
Lo spazio quieto, integro, che abbiamo conquistato attraverso la non espressione reattiva delle emozioni negative e la riemersione della Mente Profonda, è uno spazio di osservazione pura, in cui ci poniamo oltre il funzionamento meccanico e condizionato della Mente di Superficie, eppure siamo quantomai vigili e consapevoli.

Questo spazio di osservazione pura è il terreno fertile in cui può finalmente crescere e manifestarsi quella facoltà fondamentale dell'essere umano che è sua eredità e gli appartiene di diritto come essere magico; la facoltà che è stata oscurata in modo da depotenziarlo, e renderlo facile preda delle correnti emozionali indotte dallo Sfidante. La facoltà che tutte le tradizioni di ricerca interiore stimolano a ritornare in funzione, attraverso una grandissima quantità di modi diversi diretti al medesimo risultato. La facoltà che ci riporta ad essere ciò che siamo veramente.

La facoltà del Silenzio Interiore.
Il Silenzio Interiore
è uno stato peculiare dell'Essere
in cui tutti i pensieri vengono cancellati
e in cui si vive ad un livello diverso
da quello della Consapevolezza quotidiana.
Il Silenzio Interiore
significa sospensione del dialogo interiore,
ed è quindi una condizione
di completa pace.

Carlos Castaneda
Il Silenzio Interiore è lo stato dell'essere in cui qualsiasi tentativo di identificazione innescato dallo Sfidante scompare letteralmente perchè riassorbito dal fuoco dell'Attenzione. E' uno stato di estrema vigilanza e consapevolezza che si innesca in assenza di pensieri articolati in forma di parole o immagini consequenziali e associative. E' uno stato in cui la Mente di Superficie è di fatto scollegata dalla percezione del proprio esistere, del proprio essere, come Campo di Energia e Consapevolezza: cioè a dire, uno stato in cui la Mente di Superficie non determina e stabilisce l'Io Sono di ogni essere umano, perchè è l'Io Sono a contenere la Mente di Superficie, non viceversa.
Il filosofo Cartesio ritenne
di aver scoperto la verità fondamentale
quando pronunciò
la sua famosa affermazione
"Penso, dunque sono".
In realtà aveva dato espressione
all'errore fondamentale:
identificare
il pensiero con la Consapevolezza
e l'identità con il pensiero.

Eckhart Tolle
Nello stato di Silenzio Interiore, qualsiasi tentativo di innesco della Spirale di Depotenziamento da parte dello Sfidante viene riconosciuto istantaneamente e lasciato andare, perchè si riconosce subito, in esso, il principio di qualcosa che non ci appartiene e che non vogliamo. Questo è ciò che il Silenzio Interiore è in grado di fare per noi nella nostra riconquista, ma non è certo tutto qui; possiamo dire che non c'è limite a ciò che siamo in grado di raggiungere, esprimere ed esplorare approfondendo e potenziando sempre più questa nostra facoltà dimenticata.
Dove l’arancio del crepuscolo
si fonde con la terra
che dalle vette digrada verso il mare
lì si erge la Città Reale
torri e mura bianche si alzano possenti.

Poco oltre, Mondi ed Universi
e poi ancora, e ancora
Parsec
da esplorare.
Il Silenzio Interiore non può essere spiegato a parole. E' quantomai necessario agire per comprenderlo su tutti i livelli del nostro essere, e realizzarne la sua estrema importanza nella nostra esistenza; ma fortunatamente, in questo cammino, tutte le tradizioni di ricerca interiore ci sostengono insegnandoci un gran numero di procedimenti e discipline per raggiungerlo e radicarlo, e a noi non resta che trovare e vivere le pratiche che più vibrano con la nostra unicità.

Per esempio, tutte le discipline che sono riunite nel termine di "meditazione", condividono, seppure nella grande varietà di tecniche che le differenziano, il medesimo obiettivo: nutrire ed incrementare in noi l'espansione di uno spazio percettivo di Silenzio Interiore. Questa è una delle loro mete fondamentali: in infiniti modi, una sola direzione.

Questa espansione del Silenzio Interiore in noi comporterà, tra gli innumerevoli benefici, anche il potenziamento esponenziale delle nostre facoltà percettive, conseguenza dell'espansione della Consapevolezza che è inestricabilmente legata al Silenzio Interiore. E sarà questa percezione amplificata, questa Consapevolezza potenziata, a inattivare sempre più fortemente l'operato delle forze dello Sfidante: in un essere umano, più energia è a disposizione della Consapevolezza, meno energia è a disposizione delle forze dello Sfidante. Non c'è niente di più potente, in questa riconfigurazione energetica, della pratica del Silenzio Interiore.
Gli antichi sciamani Toltechi scoprirono
che affaticando con il Silenzio Interiore
la mente del Volador,
il Volador fugge,
dimostrando così con assoluta certezza
la sua origine non umana.

Carlos Castaneda
Ma come fare spazio al Silenzio Interiore nella nostra vita ?

Praticare il Silenzio Interiore è una disciplina che può potenzialmente, e alla fine lo sarà, essere praticata senza soluzione di continuità nell'arco dell'intera nostra esistenza. Come ?
Erogando la nostra totale attenzione
su ciò che sta accadendo in questo momento,
riorientando il più possibile,
ed il più a lungo possibile,
l'attenzione che concediamo
ai pensieri della Mente di Superficie
verso le percezioni dell'istante presente
raccolte dai nostri sensi.
Per questa pratica non è necessario null'altro che la nostra vita. In qualsiasi momento, ricordiamoci di ricondurre la nostra attenzione entro i confini dell'istante presente, distaccandola dalla Mente di Superficie. In qualsiasi momento, e per qualsiasi azione stiamo facendo. Ricordiamoci di essere vivi, presenti. Ricordiamoci di noi stessi, così come Gurdjeff, ricercatore interiore degli inizi del secolo scorso, chiamava questa disciplina.
Un uomo domandò una volta a Ma-tsu:
Qual è la verità suprema?
Te lo dirò, rispose il maestro,
quando avrai bevuto tutta l'acqua del fiume.
L'ho già bevuta, replicò l'altro prontamente.
Allora, te l'ho già detta.
Concediamo l'intera nostra attenzione all'azione che stiamo facendo. Nel mentre, raccogliamo informazioni sull'ambiente e su noi stessi con i nostri sensi. Quale è la nostra postura ? Come respiriamo ? Stiamo agendo tranquillamente, o percepiamo interiormente una sensazione di disagio ? Cosa ci dice il corpo ? E il luogo in cui siamo ?

Non è un caso che la disciplina della riemersione della Mente Profonda abbia aspetti simili alla pratica del Silenzio Interiore. Di fatto, è a partire dal Silenzio Interiore che la Mente Profonda decodifica in percezione la Realtà che entra in contatto con il nostro Campo di Consapevolezza.

Questo filo del rasoio del momento presente crea una diga che è letteralmente inaccessibile allo Sfidante. Fino a che rimaniamo in questo stato, lo Sfidante non può trascinarci con sè, perchè per farlo, ha bisogno che noi crediamo a ciò che dice, cioè ha bisogno che noi ricadiamo al livello energetico dell'ascolto e dell'identificazione automatica con la Mente di Superficie, con conseguente generazione di energia emozionale. Ecco una delle ragioni per le quali il Silenzio Interiore è così importante: nel momento in cui siamo immersi in esso, lo Sfidante cessa di controllare la nostra esistenza, e conseguentemente si libera in noi spazio per la percezione di quelle sorgenti interiori che sono ciò che siamo veramente, che sono espressione della nostra vita e di ciò che realmente vogliamo. Finalmente liberiamo in noi lo spazio per essere ciò che siamo veramente.
Zazen
è la manifestazione della Realtà Ultima.
Non potrà mai essere preda
di trappole e insidie.
Cogliendone il cuore segreto,
sarete come un drago
che entra in profondissime acque,
o come una tigre
che si addentra nella folta foresta
di una montagna.

Dogen Zenji
Occorre una grande quantità di energia, all'inizio, per sostenere continuativamente questo nuovo stato dell'essere, dunque non dobbiamo perdere la pazienza se riusciamo solo per pochi secondi, ma non dobbiamo desistere dal tentare. Dopotutto, da molti, molti anni siamo abituati ad agire esattamente al contrario, cioè lasciando briglia sciolta e dando tutta la nostra attenzione a quella sequenza ininterrotta di pensieri associativi inutili, insensati e rumorosi con i quali ci identifichiamo, che ci spingono di qua e di la a compiere azioni che spesso non desideriamo nemmeno compiere solo per acquietare le emozioni negative che percepiamo.
Gli sciamani Toltechi spiegavano
che il Silenzio Interiore
viene accumulato.
Occorre costruire
un nucleo di Silenzio Interiore
nelle profondità del nostro Essere,
che cresca, istante dopo istante,
ogni volta che viene praticato.

Carlos Castaneda
Ad accompagnare questa pratica, possiamo poi decidere di esplorare e selezionare, nel ventaglio delle discipline offerte da tutte le tradizioni di ricerca interiore, quelle dirette alla espansione del Silenzio Interiore che più vibrano in accordo con ciò che siamo e con le nostre preferenze, e poi trasformarle in una disciplina quotidiana.

Raggiungere il Silenzio Interiore non è certo prerogativa di una pratica piuttosto che di un'altra, ma è solo prerogativa dell'inflessibile intento di chi lo vuole raggiungere. Per questo, non esistono discipline migliori o peggiori di altre, in questa via: ciò che per me può rappresentare un modo efficacissimo per esplorare il Silenzio Interiore, per un altro essere umano può essere davvero inutile. E' responsabilità del singolo essere umano selezionare i mezzi che sono a lui più congeniali per raggiungere il Silenzio Interiore; ma una delle conseguenze meravigliose della nostra pratica è che sarà la stessa Consapevolezza accresciuta dal Silenzio Interiore a comunicarci, spesso con mezzi che sono del tutto simili a quelli che usa lo Sfidante, quale disciplina è opportuno provare per noi. Un giorno potremo sorprenderci a considerare la possibilità di approfondire la meditazione Zen; oppure saremo spinti a trovare nella nostra zona un corso di Yoga; oppure, ci sentiremo improvvisamente spinti a praticare Tai Chi Chuan, o ad imparare a suonare al meglio possibile uno strumento musicale specifico. Da dove arrivano queste improvvise aperture ? Dallo spazio che abbiamo aperto attraverso il Silenzio Interiore. Dallo spazio che attraverso il Silenzio Interiore ci connette alla vastità dell'Infinito e ad ogni altra cosa del nostro meraviglioso Universo.

Il Silenzio Interiore è la porta dell'Infinito.

Non c'è strumento più efficace di questo nella via che ci porta alla Vita meravigliosa che desideriamo vivere, e che abbiamo il diritto di vivere, soprattutto se uniamo le infinite ispirazioni che ci comunica all'azione. Espandere il Silenzio Interiore significa inattivare progressivamente tutte le pulsioni automatiche dello Sfidante, fino a trasformare lo Sfidante stesso in un insieme di forze alleate al nostro intento di manifestare una vita meravigliosa. Espandere il Silenzio Interiore significa vivere completamente il nostro destino di esseri umani magici in un Universo meraviglioso.
Le vite dei Grandi Uomini ci ricordano
che possiamo rendere sublimi le nostre
e che, quando ce ne andremo, lasceremo
le nostre impronte sulla sabbia del tempo.

Impronte che forse un altro,
navigando la sua Vita,
un fratello smarrito e naufrago
vedendo potrà seguire e rincuorarsi.

Orsù dunque: coraggio e azione,
con il cuore aperto a tutto;
sempre in cerca, sempre in viaggio
imparando a resistere e ad aspettare.

Henry Wadsworth Longfellow
O lasciamo allo Sfidante le redini della nostra vita, o agiamo per risvegliare in noi la magia, la forza, il potere, la Consapevolezza che sono nostra eredità e nostro diritto di esseri umani, senza alcuna distinzione. Questa scelta è in ogni più piccolo respiro che inaliamo, in ogni più piccolo pensiero che alimentiamo, in ogni più piccola parola che diciamo, in ogni più piccola azione che facciamo.
Lo scopo della nostra esistenza è scegliere in ogni momento quale delle due vie percorrere, in un senso o nell'altro. Una scelta di ogni istante, di ogni attimo, di ogni momento, a cui sottrarsi non è possibile.
Nell'oceano della Vita, le isole della Benedizione
sono la terra serena e soleggiata dei tuoi ideali
che attende il tuo arrivo.
Mantieni saldamente la tua mano
sul timone del pensiero.
Nella nave della tua anima giace disteso
il Capitano comandante.
Sta dormendo; svegliaLo.
L'Autocontrollo è la forza.
Il Retto Pensiero è la padronanza.
La Quiete è il potere.
Pronuncia nel profondo del tuo cuore,
Pace, sii quieto.

James Allen