Una produzione del Centro MareNectaris
Lo Sfidante
Chi sta usando la tua mente?
Il testo completo del film-documentario è ora disponibile anche in una nuova edizione cartacea aggiornata ed ampliata; con nuove aggiunte ed integrazioni al testo originale; una serie di Esercizi di Lavoro Interiore per trasformare il Sapere in Saggezza; una parte finale dedicata alle domande e risposte, con alcuni tra i quesiti più interessanti proposti dai Viaggiatori nel corso del tempo. Per maggiori dettagli, clicca qui.
Lo Sfidante: il testo completo del film documentario
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10. La prima arma
La prima arma a nostra disposizione, una autentica stangata alla perpetuazione dello Sfidante all'interno del nostro Campo di Consapevolezza, pur essendo la più accessibile dal punto di vista della comprensione mentale dei suoi indiscutibili benefici, è già essa stessa l'elemento che causa la resa del 98% dei presunti aspiranti alla costruzione di una vita migliore per sè stessi.

Naturalmente, è lo Sfidante che si arrende a sè stesso e la nostra Consapevolezza che si identifica nella resa, perchè lo Sfidante sa bene quanto quest'arma gli sia nociva. Ma di fatto, quello che succede è che l'essere umano evita da subito di brandire quest'arma e finisce addirittura, in certi casi, per rivoltarglisi contro. E se l'essere umano non brandisce quest'arma, non avrà accesso nemmeno alle successive, perchè le altre armi richiedono una padronanza di un certo livello di questo primo stato interiore per poter liberare nel tempo i loro benefici in maniera esponenziale.

Di che cosa parliamo? Dello stato d'animo interiore della disciplina.
Parla della disciplina,
e la maggior parte delle persone
fugge via,
come orde di Mongoli sul punto
di riversarsi giù dalle montagne.
E' comico vedere
quanto tergiversa l'ego
piuttosto che accettare la tua autorità
su di esso.

Stuart Wilde
La disciplina è una parola pericolosa: molti associano la disciplina, infatti, ad un regime coatto, obbligato, ad una forzatura interiore, quando invece la disciplina non ha nulla a che vedere con tutto questo. La disciplina che intendiamo qui è un modo di essere ed agire fondato su tre elementi base:
  • Decidere consapevolmente le proprie azioni
  • Agire senza aspettative
  • Accogliere in serenità qualsiasi risultato
In generale, gli esseri umani fanno esattamente il contrario: decidono le loro azioni in conseguenza di qualche cosa, agiscono con ogni sorta di aspettative nei riguardi di sè stessi e degli altri esseri umani, e dato che il risultato delle loro azioni è molto, molto spesso differente da come se lo aspettavano ( cioè un'altra aspettativa ), non lo accolgono mai in serenità, ma con risentimento, rammarico e riluttanza. Naturalmente, ciascuno di questi comportamenti è una eredità indotta in loro da un dominio dello Sfidante che si perpetua da millenni.

La disciplina intesa invece come unione di questi tre elementi base genera invece un'onda energetica di emozioni positive ed entusiasmo, cioè correnti energetiche del tutto antitetiche a quelle di cui lo Sfidante si alimenta. Inoltre, i tre elementi sono già di per sè stessi singolarmente antitetici alla modalità generale con la quale viviamo la nostra vita, e questo insieme di fattori può quindi determinare, se la disciplina viene mantenuta nel tempo, il radicamento di uno stato interiore che impedisce allo Sfidante di accedere con facilità alla nostra energia.

Ma la chiave della disciplina, ed il suo enorme valore aggiunto, sta nella sua permanenza temporale. Una disciplina non è null'altro che una illusione, se non è mantenuta per tutto il tempo che gli occorre a radicarsi e dispiegarsi.
Il Potere
scaturisce
dalla Disciplina.

Stuart Wilde
Decidere consapevolmente le proprie azioni significa valutare la situazione di vita nella quale siamo, e decidere quindi una o più azioni da compiere che tengano conto della migliore funzionalità energetica possibile ed accessibile a noi in quel momento; cioè a dire, decidere una direzione che punti diritta al nostro miglioramento delle condizioni di vita, ad un aumento del nostro benessere e della nostra vitalità, ad una crescita interiore e personale. In una vita condotta caoticamente dallo Sfidante, non c'è mai il tempo di fermarsi a pensare davvero alla propria esistenza. Non c'è mai tempo di decidere consapevolmente azioni che ci portino benefici e buoni frutti. Agiamo credendo di compiere scelte responsabili e ponderate, mentre distruggiamo la nostra energia e la nostra vita con ogni sorta di abitudini nefaste ed attaccamenti emozionali camuffati da libere decisioni. Fumiamo 80 sigarette al giorno, mangiamo ben oltre le nostre necessità, beviamo costantemente litri di liquidi dannosi, trattiamo i nostri compagni esseri umani come oggetti, lavoriamo ore e ore solo per tossicodipendenza emozionale, senza fermarci un attimo a chiederci il perchè di tutto questo; e chiamiamo questa cosa libertà personale.
Se oggi fosse
l'ultimo giorno della mia Vita
vorrei fare
quello che sto per fare oggi ?
Ogni qualvolta la risposta è no
per troppi giorni di fila
capisco che c'è qualcosa
che deve essere cambiato.

Steve Jobs
Agire senza aspettative significa impedire allo Sfidante di generare spirali di depotenziamento basate su di un giudizio illusorio delle condizioni intorno alla nostra azione. Una volta che si è decisa una azione, occorre agire senza considerare in alcun modo i giudizi e le supposizioni create dalla Mente di Superficie, perchè questi giudizi e supposizioni non sono nostri, sono generati dallo Sfidante al solo scopo di innescare spirali di depotenziamento, e non hanno alcun fondamento reale.
Non è affatto facile, ma solo perchè non siamo abituati alla nostra maestosità.
Se anche solo per una azione riuscissimo a fare ed erogare il nostro meglio a prescindere da ogni aspettativa di guadagno e perdita, di approvazione o condanna, di applauso o disprezzo, potremmo stupirci della grande quantità di cose meravigliose che siamo in grado di creare.
Cerca solo di ottenere
e il vuoto ti seppellirà,
lento come ore montane
in un nero abbraccio di fondale.

Espandi sereno il dare
e la Luce ti accenderà,
fulgida come alba di Sirio
in un mantello di perle da erogare.

Nodoso e ricurvo come le parole
avere è il bastone dell'umano

Brillante e potente come Mjolnir
dare è lo Scettro di ogni Dio
Accogliere in serenità qualsiasi risultato significa renderci conto di un qualcosa che è sempre stato e sempre sarà: il risultato delle nostre azioni non rientra nel dominio delle decisioni di un essere umano. La libertà di un essere umano è nell'azione, cioè nell'espressione creativa dell'Infinito in lui; i risultati sono di pertinenza di Forze superiori. Risultati che possono giungere dopo molto tempo. Risultati che possono essere totalmente diversi da quelli che volevamo. Ci sono sempre risultati che scaturiscono dalle nostre azioni, ma che cosa, quando, quanto e come, è dominio e decisione dell'Infinito.
Arjuna comincia ad agire, a combattere,
e non sa cosa avverrà di lui,
nè dei suoi compagni,
nè dell'esito della battaglia
o del futuro del suo popolo.
Ma sapere questo è il compito del Divino,
del "conoscitore del campo".
All'essere umano in realtà
compete solo di agire,
cioè di vivere,
all'interno della Straordinaria Manifestazione
in cui si dispiega la sua Vita.

Andrea Di Terlizzi
Walter Ferrero
Accettare in serenità questa verità, e dunque manifestare la Serenità nella nostra esistenza, è intollerabile allo Sfidante, perchè la Serenità è una delle nostre emanazioni naturali di esseri umani con la quale lo Sfidante non può assolutamente alimentarsi. Lo Sfidante cercherà di offuscare questa emanazione innestando pensieri di giudizio negativo, di condanna, di mancata accettazione sul risultato di una azione per una non conformità davvero presuntuosa alle sue finte aspettative. Ma nonostante non siano altro che pensieri, cioè opinioni soggettive non necessariamente vere ed oltretutto formulate e generate da una Forza in contrapposizione al nostro Campo di Consapevolezza, noi potremmo finire per crederci, ed in tal modo si innescherà una nuova spirale di depotenziamento che avrà l'unico esito di portare nutrimento alle Forze dello Sfidante e deprivarci nuovamente di Energia.
Per la maggior parte,
la gente non ritiene
che la Serenità
possa essere
una disciplina.

Stuart Wilde
Attraverso l'arma della disciplina, invece, verranno messe in moto ed alimentate in noi stessi forze in grado di sostenerci nel nostro incedere verso la vita che desideriamo e che meritiamo di vivere, e lo Sfidante comincerà a perdere energia perchè non sarà più lui a decidere costantemente al nostro posto azioni deprivanti, non saranno più il suo giudizio e le sue finte aspettative a ricevere la nostra attenzione e la nostra fiducia. La nostra Consapevolezza destata non crederà più ai suoi pensieri di giudizio negativo e di valutazione non obiettiva che tenterà di inserire nella nostra Mente di Superficie. E tutto questo libererà sempre più velocemente energia dalla trappola in cui lo Sfidante l'ha ingabbiata a suo vantaggio, permettendoci di incedere con sempre maggiore efficacia e rapidità verso la vita maestosa che meritiamo di vivere.
La Disciplina
strema in modo incommensurabile
la mente
di Quello che Vola.

John Michael Abelar
Ma quale è la differenza tra una azione disciplinata e una abitudine? Nient'altro che la Consapevolezza. Una abitudine trae origine da pensieri inconsapevoli e fuori controllo; l'azione disciplinata, invece, scaturisce da pensieri e decisioni consapevoli. Sebbene entrambe usino le stesse risorse a disposizione dell'essere umano, una abitudine disperde energia per tossicodipendenza emozionale, una azione disciplinata la accresce. Ma quello che fa davvero la differenza è la Consapevolezza: se essa manca, l'azione diventa abitudine; se essa viene alimentata, qualsiasi azione e qualsiasi abitudine diventano sorgente di potere.

Tuttavia, è bene essere consapevoli fin da subito di un elemento molto importante: la Disciplina è illusoria e non ci darà nessuno dei suoi frutti meravigliosi se non è mantenuta nel tempo. Per quanto tempo? La nostra Mente Profonda lo sa perfettamente. Le sensazioni che libererà in noi ci diranno quando il tempo di una disciplina è compiuto.
Comincia tutto
con una singola azione,
che deve essere
deliberata, precisa e mantenuta nel tempo.
Ripetendo questa azione
sufficientemente a lungo
si attiva uno dei più grandi doni
che l'essere umano possa percepire in sè,
uno dei pilastri della sua eredità
di essere umano magico,
che poi può applicare a tutto il resto:
l'Intento Inflessibile.

John Michael Abelar